Per cancellare il 5-0 del campionato precedente, la Juventus scende a Testaccio, per l'occasione tutto esaurito, con molte ambizioni. Una doppietta di Bernardini, tuttavia, consente ai Lupi di rimanere in scia del Bologna capolista.
Incontri nazionali 1932/33
Il 9 Aprile 1933, a Bologna, oltre all'incontro principale della ventiquattresima giornata della massima divisione, si tiene l'adunata nazionale degli Alpini. Molti, tra i militari, beneficiano di ingressi omaggio per il Littoriale dove Bologna e Roma, dopo 90 minuti nervosi e segnati da reciproche, insistite scorrettezze, finiscono per pareggiare 2 a 2.
Incontri nazionali 1934/35
Incontri nazionali 1936/37
Incontri nazionali 1938/39
Incontri nazionali 1939/40
Incontri nazionali 1940/41
Seconda peggior sconfitta stagionale (dopo il 6-2 di Livorno) quella che la Roma subisce all'Arena di Milano. Quattro minuti e i giallorossi sono già sotto di due reti; recuperare contro l'Ambrosiana di Frossi e Demaria - che a fine campionato finirà seconda dietro al Bologna - è davvero impossibile.
Incontri nazionali 1941/42
"La fortuna non assiste la ROMA e il MILANO le infligge il più grave scacco della stagione". Così titola il giornale all'esito dell'incontro dell'Arena durante il quale i giallorossi sono stati in partita solamente fino all'1 a 1 siglato da Amadei.
Incontri nazionali 1942/43
Quindicimila spettatori per duecentomila lire di incasso. Allo stadio del Partito, per la nona giornata del girone d'andata, si affrontano Roma e Bologna: non si va olte un pareggio (1-1) che scontenta tutti./p>
Incontri nazionali 1945/46
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La formula del campionato 1945/6 è piuttosto singolare: le squadre di A e B sono suddivise in due gironi (Alta Italia e Centro Sud) con le prime quattro classificate di ogni raggruppamento che disputano un girone finale all'italiana. La Roma si piazza terza nel girone Centro Sud (dietro a Napoli e Bari e prima della Pro-Livorno) e va a disputare questa sorta di play-off ante litteram con speranze minime (per non dire nulle) di vittoria. Alla sfida del 9 Giugno con l'Inter arriva dopo aver raccolto la miseria di 4 punti in 6 partite e viene sconfitta di misura (1-0); finisce sesta con 11 punti (il Torino campione ne fa 22, uno più della Juventus).
Non particolarmente fortunata (eufemismo) la partecipazione della Roma al Trofeo Carranza nell'Agosto 1958. All'esordio - cui si riferisce il tagliando - arriva la sconfitta per 2-1 contro il Siviglia; nella finalina per il terzo posto è il Wiener a sconfiggere i giallorossi 1-0 (dopo i tempi supplementari).
Gara di andata della Finale della Coppa Città delle Fiere disputata a Birmingham il 27 Settembre 1961 e terminata 2-2 (entrambe le reti giallorosse sono di Pedro Manfredini).
A.S. Roma v A.C. Torino (Finale Coppa Italia 1980)
A trovare una data dalla quale la Roma non è più Rometta, con tranquillità indicherei il 17 Maggio 1980. La finale con il Torino si gioca di pomeriggio (kick-off ore 17.30) e l'Olimpico, ad esser sinceri, non è neanche stracolmo. La parità non si sblocca né nei tempi regolamentari né nei supplementari. Si va ai rigori e, un po' per merito di Tancredi, Bruno Conti, Santarini e Ancelotti, un po' perchè Graziani non si dimostra particolarmente freddo (qualche anno dopo ne avremo puntuale conferma...), ma alle otto della sera lo stadio è tutta una fiaccola mentre la squadra compie il giro d'onore sulla pista di tartan. Dal punto di vista collezionistico, purtroppo, nei Settanta i biglietti delle gare extra-campionato (coppe europee e nazionali) molto difficilmente riportavano i nomi delle squadre e la competizione. Non fa eccezione questa finale; con riferimento alla quale, tuttavia, posso affermare con certezza (ho ancora il mio ingresso...) che la serie "buona" è la E.
A.S. ROMA v F.C. LIVERPOOL (Finale Coppa dei Campioni 1984)
Quello che per tutti i tifosi romanisti è ancora oggi - a distanza di oltre un quarto di secolo - un incubo sportivo, rappresenta anche il punto più alto nella partecipazione dell'A.S. Roma alle competizioni europee. La galleria di biglietti e pass utilizzati in quella nefasta serata di fine Maggio non vuole, allora, acuire il dolore, ma preservare la memoria di uno degli avvenimenti più significativi della storia giallorossa.
Incontri nazionali 1980/81
Incontri internazionali 1980/81
Dopo cinque anni di assenza, la Roma torna in Europa. Il sorteggio dei sedicesimi di Coppa delle Coppe contrappone la squadra del neo-acquisto Paulo Roberto Falcao ai tedeschi dell'Est del Carl Zeiss Jena. La gara di andata si gioca all'Olimpico il 17 Settembre di fronte ad oltre 70.000 spettatori e la Roma si impone per 3 a 0 (Pruzzo, Ancelotti e lo stesso Falcao i marcatori). Il ritorno sembra una formalità. Accade, invece, che il 1° Ottobre con due reti per tempo la formazione dell'ex DDR - anche grazie ad una stupefacente condizione atletica - elimini i giallorossi.
Incontri nazionali 1981/82
Incontri internazionali 1981/82
Sorteggio benevolo quello che, per i sedicesimi di Coppa delle Coppe, contrappone la Roma al modesto Ballymena. Sia in Irlanda del Nord (dove i giallorossi - con la direzione dell'arbitro Vautrot che qualche anno più tardi ritroveremo sulla nostra strada - si impongono per 2 a 0 con reti di Chierico e Ancelotti nel secondo tempo) sia all'Olimpico (4 a 0: Spinosi, doppietta di Pruzzo e Giovannelli) le sfide rappresentano poco più di un allenamento. Decisamente più ostico l'avversario degli ottavi, il Porto. L'aria dell'Oceano Atlantico non fa bene a Pruzzo e compagni che, subendo una rete per tempo, si complicano e di molto il passaggio del turno. Il 4 Novembre, infatti, davanti a spalti gremiti e con indosso (come già contro il Ballymena) una singolare divisa dagli sgargianti colori, non si va oltre lo 0-0.
Incontri nazionali 1982/83
Incontri internazionali 1982/83
A sette anni dall'ultima apparizione in UEFA, la Roma al primo turno "pesca" l'Ipswich Town. La temibile formazione inglese - nelle cui fila militano Wark, Mariner, Butcher e Brazil - il 15 Settembre subisce un pesante 3-0 (due reti sono di Pruzzo) mentre si impone per 3-1 nel retour-match al Portman Road (è una punizione di Aldo Maldera a salvare la qualificazione). Ai sedicesimi ci tocca il Norrkoeping. Quella che apparirebbe come una semplice formalità, si rivela impegno durissimo: se all'Olimpico è un rigore di Pruzzo a consentire ai giallorossi di imporsi, nel ritorno in Svezia si finisce ai calci di rigore: Tancredi compie due prodezze e Di Bartolomei, Conti, Chierico e Righetti non sbagliano. Risultato finale 4-3 per la Roma. Agli ottavi va in scena uno degli scontri più esaltanti cui mi sia capitato di assistere da quando seguo la Roma in Europa: dall'urna esce il Colonia che rappresenta l'ossatura della nazionale tedesca sconfitta dall'Italia, qualche mese prima, nella finale mondiale di Madrid. L'andata è in Germania e, nonostante la buona prestazione della Roma, Allofs dà la vittoria ai renani. L'8 Dicembre si gioca di pomeriggio e piove: l'incontenibile entusiasmo dell'Olimpico (con tanto di record d'incasso italiano) consente a Iorio di pareggiare i conti all'inizio della ripresa e, quando tutto sembra pronto per i supplementari, una perla di Falcao elimina una delle pretendenti al titolo.